Le fonti ne tratteggiano il carattere di sovrano intransigente e reazionario, ma anche intelligentissimo e accorto.
Animato da autentica passione per la cultura classica e archeologica, continuamente in bilico tra assolutismo
monarchico e istanze dei tempi nuovi (vedi i contrastati rapporti con Menotti), puntò alla costruzione di una
nuova identità cittadina di cui il Foro Boario rappresenta la sintesi più importante.
Sulle tracce di un duca sospeso tra ancient regime e modernità, si propone una camminata in città con partenza
da Palazzo dei Musei per proseguire verso l'area della Cittadella e il Foro Boario, raggiungere poi Piazza Roma
e Corso Canalgrande quindi concludere il nostro percorso alla cappella funeraria in S. Vincenzo.